QUALCHE PAROLA SUL CANTARE LE NOTE ALTE

Note alte: pensiero fisso di tutti i cantanti, o aspiranti tali.

Quando si studia per imparare la tecnica che permette di eseguire queste note alte con agilità e senza fatica – e cioè il BELTING, la tecnica più usata nel musical, ma anche nel pop, e persino nel rock – bisogna tenere a mente qualche considerazione semplice ma fondamentale.

  1. Viso, collo e corpo devono essere allineati.
  2. Per quanto riguarda gli altri fattori, l’essenziale si può far risalire ad un concetto estremamente semplice – direi banale:
    a) Se nel farlo “suona bene” e ci sentiamo bene, tutto ok.
    b) Se “suona bene” ma sentite sforzo, sarà meglio sospettare che qualcosa non stia andando nel verso giusto.
    c) Se “suona male” ma ci sentiamo bene, qualcosa non sta funzionando correttamente.
    d) Se suona male e ci sentiamo male…. PESSIMO!!! FERMIAMOCI!!!!

Il Belting può essere una tecnica sicura, se ben eseguita. Ma diventa rischiosa per le corde vocali se fatto male.

Per descriverlo in termini semplici, il belting altro non è che il timbro della voce di petto portato in zone dell’estensione vocale dove la voce di petto fisicamente non potrebbe arrivare se non a prezzi di sforzo e presumibile danneggiamento fisico.Per alcuni fortunati il belting avviene naturalmente perché è proprio il timbro della loro voce che porta il suono a risuonare nello spazio “giusto” per questa tecnica.

OGNI VOLTA CHE CANTI LE NOTE ALTE SENTI CHE STAI PER STROZZARE E POI TI FA MALE LA GOLA? NON SEI SOLO E NON SEI DESTINATO A NON CAPIRE COME USCIRNE!

Il Belting è di fatto raggiungibile per tutti.

E’ un po’ come giocare con le costruzioni, i mattoncini Lego….. Basta conoscere i pezzetti e rimontarli nel giusto ordine e si possono costruire edifici straordinari!

Ecco, i “pilastri”, o, se preferite, i mattoncini, del Belting:

 

  1. Parliamo di postura: la postura è importantissima perché in una postura sbagliata si possono annidare le tensioni che rendono impossibile cantare in belting. E la posizione corretta è quella neutra. Con un buon allineamento (per capirsi, evitando la postura a tartaruga con la testa protesa in avanti e le spalle incassate).
  2. L’aspetto della respirazione è poi uno dei più importanti. Lo è per il canto in generale, e nel Belting ancora di più! Ci sono addirittura due interi moduli dedicati a questo aspetto, nei due Corsi online che ho pubblicato, dateci pure un’occhiata! Ma Intanto provate a capire come la respirazione diaframmatica possa funzionare nel canto in generale – così come nel belting. Usiamo l’immaginazione e cerchiamo di riempire i nostri polmoni visualizzando l’aria come un qualcosa di pesante. Come riempire un palloncino d’acqua per giocare d’estate all’aria aperta. Si riempirà prima la parte bassa, e successivamente, l’acqua (o aria nel nostro caso) arriverà in cima. Nello stesso modo, nel respirare, bisogna riempire la parte inferiore (più ampia) dei polmoni.
  3. La respirazione diaframmatica ha il compito anche di attivare la muscolatura. Il sostegno, nel belting, è fondamentale perché aiuta la giusta proiettività dell’aria (che diventa suono). E calibrare perfettamente la spinta e l’attivazione della muscolatura è uno dei segreti!
  4. L’avventura del suono è questa: Una volta che l’aria entra profondamente dei polmoni e vene lanciata dal diaframma liberamente verso l’alto, si trasforma in suono passando dalla gola (passaggio, questo, molto poco importante, contrariamente a ciò che comunemente si crede…..), e viene proiettata nelle zone dove si arricchisce di “amplificazione” naturale. Qui avviene la magia. La posizione della gola e del palato arricchiscono il suono della sua corposità. E successivamente, l’esplorazione delle varie aree “aperte” nel viso e nella testa, rendono questo stesso suono ricco e incredibilmente variegato.
  5. Nel belting, poi, è necessario disciplinare la voce. Aiutarla a rilassarsi. La voce non deve poi fare tutta la fatica che farebbe se continuasse a seguire l’istinto di spingere in alto la voce di petto. No. Anzi. Questa deve fare un passo indietro e si può “riposare”. Subentra così la voce mista, che permette, sia di passare dal basso all’alto senza fatica, sia alla voce di testa, più leggera e meno faticosa, di entrare in gioco!
  6. Infatti, la tensione è la nemica assoluta del Belting! Non deve esistere. In nessun aspetto immaginabile
  7. Non mancano alcuni trucchi pratici, come, per esempio, alcuni metodi per “giocare” con il suono imitando il pianto di un bambino o cercando di riprodurre il suono antipatico dei alcuni scherzi, o il suono di una papera……..

 BONUS…

Ultimo trucco: Per eseguire le note alte e ottenere una buona voce mista (superando le difficoltà del “passaggio”) prova queste “armi nell’arsenale”…
1) aggiungi aria al suono
2) solleva il palato
3) Immagina le corde vocali si scorcino salendo
Bum! Prendi e prova!

Ovviamente, l’argomento è vasto, ma è importante iniziando a sfatare il mito dell’impossibilità di arrivare a quelle belle note alte e squillanti….

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Buon lavoro!